Oggi è 5 aprile. 30 anni fa era un giorno importante, per il Bancoroma,
perché il 6 aprile 1983 il basket fece il suo rientro al Palaeur per
gara uno di semifinale tra il Banco e la Ford Cantù. E' ciò di cui
si parla anche oggi, visto che essendo il Palasport occupato da
Renato Zero nel periodo dei quarti di finale, potrebbe essere libero
solo in caso di eventuale semifinale. Pare però che l'intento della
società non sia questo. Per carità, il Palazzetto ha assicurato un
risparmio notevole ed è molto facile fare i ricchi con i soldi degli
altri. Però ci sono troppi però per cui questo ragionamento, in
caso di eventuale semifinale, non può valere più... Un discorso del
genere porta sfortuna? Forse, ma lo facciamo lo stesso. Tanto
qualsiasi scaramanzia, negli ultimi 30 anni, è stata abbondantemente
superata dai fatti. Ecco dunque perché qualsiasi motivazione
contraria all'eventuale trasloco all'Eur (che va preventivato prima,
non è che puoi aspettare la qualificazione alle semifinali) è
smentibile.
Al
Palazzetto il tifo è più caldo
Vero.
Ma al Palazzetto la Virtus ha disputato le peggiori stagioni dal
punto di vista del rendimento interno di tutta la sua storia, con ben
7 sconfitte interne (2004-2005 e 2011-2012). Al Palazzetto ha perso
nel 2003 la semifinale con la Fortitudo pur essendo stata sopra di
24, con un tifo d'inferno. Al Palazzetto quest'anno ha perso con
Siena, Cantù, Sassari e Milano. 4 sconfitte, altrettante ne ha
ottenute fuori casa. Morale della favola: se devi perdere, perdi lo
stesso, sia davanti a 100 persone sia davanti a 3000 in un palasport
da 3000, sia davanti a 3001 in un palasport da 11000. Se non ne siete
ancora convinti, sappiate che nella sua storia la Virtus nei playoff
al Palazzetto ha un record di 6 vittorie e 5 sconfitte, al Palaeur di
40 vittorie e 18 sconfitte.
I
costi sono eccessivi
Vero,
ma il discorso va visto in prospettiva. Tutte le volte in cui s'è
creato entusiasmo intorno al campionato della Virtus, i playoff hanno
portato a un considerevole aumento di pubblico che nella stagione
successiva è tornato. Ultimi esempi? Stagione 2004-2005, la Virtus
passa dal Palazzetto all'Eur durante i playoff, il Palaeur si riempie
e l'anno dopo alla prima giornata, contro Reggio Emilia, ci sono 6000
persone. Stagione 2007-2008, la Virtus arriva in finale e l'anno dopo
alla prima in casa con Caserta ci sono 4500 persone e alla seconda in
casa con Teramo 5500. Insomma, è l'occasione per costruire un
patrimonio importante (che poi naturalmente non va disperso l'anno
dopo). E', in altri termini, un investimento.
C'erano
1900 persone contro Cremona
L'ha
dichiarato tempo fa il gm Alberani. Bravissimo e che spero resti a
Roma altri 100 anni. Così forse la conoscerà anche meglio e in quel
caso saprebbe che per motivi storici (per tantissimi anni la Virtus
ha sempre giocato all'Eur, è più facile che lì intorno ci siano
più tifosi), urbanistici (i dintorni dell'Eur costituiscono un
bacino di quasi 400mila abitanti) e logistici (chi trova un
parcheggio al Palazzeto è bravo) il semplice passaggio dall'Eur al
Palazzetto fa perdere almeno un 30% di pubblico in automatico, a
prescindere dai risultati. Ultimo esempio? Stagione 2010-2011, la
Virtus non fa i playoff. Media spettatori al Palaeur, 3400. Stagione
2011-2012, stesso identico risultato. Media spettatori al Palazzetto,
2000.
Tanto
non si riempie
A
parte che non è detto, bisogna semplicemente capire cosa è meglio
per la Virtus. Bene, per la Virtus, che non è una squadra di calcio
ma una squadra di basket, è meglio cercare di aumentare il più
possibile il proprio numero di tifosi. Il Palazzetto significa
castrarsi a priori e anche darsi un alibi per non sforzarsi di
effettuare il lavoro che andrebbe fatto per aumentare il numero di
tifosi e che una squadra come quella di quest'anno faciliterebbe. Per
essere più chiari: per la Virtus, che non è una squadra di calcio,
è meglio avere 3501 spettatori al Palaeur, lavorando per renderli
3502, piuttosto che 3499 al Palazzetto, sapendo che pure se sono 3498
non cambia molto.
E poi il libro sul Bancoroma si chiama "Banco! L'urlo del Palaeur", ecco. E lo trovate qui:
- online sul sito ilmiolibro.it
- scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
- facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!)
- libreria Pergamon, via Felice Nicolai 84/86, zona Balduina
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