18
aprile 1983, è la vigilia dello spareggio. Bianchini ordina il
silenzio stampa, passa la giornata tra ufficio e palestra e ordina
alla centralinista di non farsi passare le telefonate. Sa che
psicologicamente, dopo le dichiarazioni del giorno prima (Gallinari è
il male del basket, il Billy insiste su vecchie figure tipo Gianelli,
lo scudetto deve uscire dal quadrilatero del nord), ha già vinto.
Oggi infatti lui pensa a lavorare, mentre a Milano pensano più che
altro alle sue dichiarazioni, al punto che il presidente dell'Olimpia
Gabetti organizza una conferenza stampa apposta per rispondergli. In
sintesi: «I proclami da guerra santa non tranquillizzano l'ambiente,
a Roma c'è improvvisazione al punto che siamo costretti ad
anticipare il giorno di gara3 perché non s'erano premuniti, speriamo
che sia tutto in ordine e che non ci sia un gancio rotto nel ferro
come all'andata».
Le
polemiche continuano, non c'è giornale che non dedichi anche più di
un'apertura all'evento. Il Banco si lamenta di Zanon e Gorlato, che
hanno concesso gioco troppo duro al Billy («E' vero, hanno
picchiato», dice Gilardi. «Ma se gli arbitri glielo consentono,
fanno bene»). Con loro 2 il Banco ha giocato 3 volte contro il Billy
e ha perso tutte e tre le volte, ma questo Aldo Giordani non lo
considera. Il Billy teme condizionamenti geopolitici e non fa altro
che dirlo. Teme anche l'ambiente, ma intanto deve pagare una multa di
400mila lire per lancio di oggetti contro un arbitro e cori razzisti
verso Wright.
Bianchini
intanto prepara l'antidoto alla marcatura di Gallinari su Wright.
Vuole che si esasperi il contropiede, che vengano serviti di più Kea
e Polesello e che Gilardi si vesta da finto playmaker. Alle 16 i
biglietti sono già esauriti. Ci saranno 17mila spettatori, l'incasso
è di 128 milioni ed è record italiano ed europeo. Arbitreranno
Vitolo e Duranti. Fanno subito sapere al Banco che in caso di
invasione sospenderanno la partita. Ci sarà la diretta su Raitre e
su Radiouno e Radiodue. Arrivano anche televisioni americane. Non
manca più nessuno, domani palla a due.
Tutto questo e molto altro in "Banco! L'urlo del Palaeur", il libro sull'epopea del Bancoroma, che trovate qui:
- online sul sito ilmiolibro.it
- scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
- facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!)
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