E dopo
le feste? Oggi abbiamo ancora negli occhi la festa di venerdì sera
al Palazzo dei Congressi e la premiazione di ieri al Palazzetto. E
dopo il brindisi, la Virtus ha pure battuto Brindisi. Trent'anni fa
la festa fu a Piazza del Popolo e le parole furono queste. Una per
una:
Larry
Wright: Sono felice di aver regalato a Roma questo scudetto e per i
miei compagni che hanno condiviso con me una stagione esaltante,
lottando sempre con coraggio e grinta.
Enrico
Gilardi: Mi sono reso conto che stavamo facendo qualcosa di
importante quando ho sentito che anche dal barbiere e al mercato si
parlava del Banco. Abbiamo spezzato il mito del ponentino e della
debolezza psicofisica dei romani.
Marco
Solfrini: Ero venuto qui contando su un buon campionato da metà
classifica. Chi si aspettava che finisse così? E' uno scudetto che
Bianchini ci ha cucito addosso, responsabilizzandoci e convincendoci
che ognuno di noi avrebbe potuto vincere da solo il campionato. Il
merito è anche di chi è stato in panchina tutto l'anno ma quando è
sceso in campo si è fatto onore.
Fulvio
Polesello: Mi chiedo se non sia un sogno. Abbiamo dimostrato come
anche una squadra senza tradizione può arrivare al vertice. E' un
punto di partenza. Dobbiamo continuare a costruire la nostra
tradizione. Il segreto? Siamo un gruppo di amici e la società non ci
fa mancare nulla.
Roberto
Castellano: Mi chiedo se sia tutto vero. Per tanti la nostra città
non poteva vincere nulla. Si tiravano fuori sciocchi discorsi su
clima, pigrizia, indolenza. E' tutto smentito. Speriamo ora che tanti
ragazzi si possano avvicinare allo sport.
Kim
Hughes: Il merito è anche un po' mio. Penso di aver giocato bene
anche l'anno scorso, ma la squadra non andava e la gente mi
criticava. E' stata dura stare fermo a guardare.
Valerio
Bianchini risponde a Peterson, che aveva detto: “Voglio vedere cosa
ne farà Roma di questo scudetto”: Non so cosa ci farà Roma con
questo scudetto, come lo utilizzerà e se lo utilizzerà. So però
cosa ci ha fatto Milano del suo, o forse dovrei dire il Billy:
Niente. Non una persona in più è andata a vederli
E Aldo
Giordani? Prima celebra lo scudetto, nell'editoriale: “Non crediamo
ai risultati ma siamo strafelici di fare un altro esperimento
promozionale per il basket, sui Colli Fatali dopo la Padania. Più
gente accorre, più il basket ha successo. Ha senso, in questa
ottica, parlare di 13 falli in pochi minuti? Lo facciamo in altre
pagine, per dovere di informazione cronistica. Qui diciamo solo: Ok
Roma , hai interrotto la noiosa supremazia settentrionale. Buon pro
ti faccia. E va là che vai bene!”
Poi, un
pallino dei suoi:
La
federazione è a Roma.
Il
Comitato arbitri è a Roma.
Presidente
e Commissioner di Lega sono di Roma.
Quattordici
arbitri di A sono di Roma.
Le
Commissioni giudicanti sono a Roma.
Lo
scudetto è a Roma.
Quasi
tutte queste istituzioni sono sempre rimaste a Roma. Ma Aldo Giordani
non ha mai più spiegato perché, né prima né dopo, lo scudetto
andò a Roma.
Il resto della storia lo trovate in "Banco! L'urlo del Palaeur", il libro sull'epopea del Bancoroma che trovate qui:
- online sul sito ilmiolibro.it
- scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
- facendo visita alla redazione de Il Romanista, via Bargoni 8 Roma, dalle ore 15 alle 21 tutti i giorni, sabato e domenica compresi (a proposito: se andate in edicola non dimenticate di chiedere Il Romanista!)
Nessun commento:
Posta un commento
Leggere con attenzione le regole del blog prima di pubblicare un commento.
Sono suscettibili di rimozione i commenti che contengano, nel testo o nel nome dell’autore:
- indirizzi di siti web, se non congrui o inviati a scopo promozionale
- pubblicità di prodotti o servizi a fini di lucro
- indirizzi email, numeri di telefono, indirizzi postali
- termini volgari o offensivi
- attacchi o valutazioni personali nei confronti dell’autore dell’articolo, o di altri
- contenuti estranei ai temi trattati nell’articolo (off topic)
- contenuti che sembrino poter offendere, provocare, umiliare qualcuno
- contenuti razzisti, sessisti, omofobici o violenti
- contenuti illegali o che predichino comportamenti illegali
- informazioni false o ingannevoli
- contenuti che possano costituire un pericolo per gli altri.