Mentre
nello studio televisivo dove si parlava di tutt'altro l'assistente di
studio invece di comunicare i tempi della trasmissione, comunicava
minuto e punteggio, gli opinionisti sbirciavano un po' lui e un po'
lo smartphone senza capire chi arrivasse prima, il cameraman mollava
la telecamera per andare a vedere le ultime azioni e il conduttore si
arrendeva comunicando al suo pubblico che la Virtus aveva vinto a
Cantù, altrove facevate le stesse cose.
Sì,
dico a te che hai svegliato i vicini. A te che ostentavi superiorità.
“Eh ma io ho visto Larry Wright”. Pure io, embè? A te che
t'intrufolavi nei pub di Cantù in incognito solo per sentire i
commenti degli altri e a te che ti sei addormentato sognando la palla
rubata di Goss, il tiro fuori equilibrio di Baron e i rimbalzi del
pallone sul ferro al libero di Bobby Jones. A te che ci hai sempre
creduto e ti prendi la tua rivincita. A te che non ci hai mai creduto
e che godi proprio dell'incredulità. A te che vuoi urlare al mondo
che avevi ragione e magari pure che conoscevi Kanacevic. A te che che
pur di non dare ragione a quell'altro ora dici che la mossa vincente
di Dalmonte è stata l'infortunio di Mayo. A te che saresti in grado
di dimostrare che Kanacevic l'ha voluto Calvani (sempre grazie per la
squadra che non c'era, Marco). A te che stamattina vai a fare il
biglietto di gara3, a te che ti sei abbonato il 7 luglio 2012, a te
che volevi abbonarti nell'agosto del 1994 ma la campagna abbonamenti
manco era partita, a te che che hai visto Tonolli quando aveva tutti
i capelli e a te che dici che ha smesso da 5 anni. A te che hai morso
il divano per non svegliare tuo figlio, a te che hai svegliato i
vicini, a te che mandavi sms con su scritto “ma che sta a
succede??”, a te che hai spizzato il risultato dal televideo e hai
detto “ma che è successo!!”. A te che hai rimpianto Michelini, a
te che hai benedetto la Pedrazzi pure se sembrava canturina, a te che
hai ordinato 4 birre dal nervosismo in un pub dove non c'era l'audio,
a te che hai brindato in diretta tv. A te che dall'inizio dell'anno
brontoli ma che stamattina quanto ti sei guardato allo specchio non
hai potuto fare a meno di notare un sorriso, a te che avresti tanta
voglia di spuntare da quello specchio e rinfacciare tutto.
A tutti
voi, a cui di certo non voglio insegnare niente, perché ognuno fa e
pensa ciò che crede. Sappiate però una cosa: anche se non lo
sapete, anche se vi costa ammetterlo, ma ieri sera a un certo punto
avete provato la stessa cosa e vi siete abbracciati. La Virtus può
anche questo. Se ve lo ricordate nelle prossime 2-3 partite, forse le
partite saranno ancora di più. Provateci. Potrebbe valerne la pena.
Potrebbe essere bellissimo.
io sono quello che ha benedetto la Pedrazzi :-D #Daje !!!!
RispondiEliminadaje!
RispondiEliminadajeeeee!
RispondiEliminaAh, ribadisco: DAJE
RispondiEliminaMentre loro non mollavano di un centimetro in campo, io non mollavo di un centimetro la mia postazione privilegiata: divano spostato per l'occasione a due dita dalla tv. Mai, nemmeno per un secondo mollavo io e mollavano loro. E sembro scemo lo so, abbarbicacato alla mia postazione da scemo, a chiunque passi nei miei dintorni sembro scemo. Uno scemo solitario per giunta, chi se lo vede il basket dai su, come fai a vederti sta roba: scemo!A me non dispiace passare per scemo durante i playoff della mia Virtus (sembro scemo anche in rs, in maniera meno appariscente però, diciamo scemo--). Sono anni che sembro scemo, ci sono abituato. E sono anni che non mollo di un centimetro la mia postazione, sia a casa che quando vado a palazzo. Ecco io non pretendo, nè ho mai pensato che la Virtus vinca: la partita, la serie, il campionato, il mondiale. Io voglio che non mollino di un centimetro mai, prendendo esempio da me ecco. DAJE
RispondiEliminap.s. il mio scemo preferito è Bobby, quello a cui mi ispiro diciamo
bravo luca!! davvero!
RispondiElimina#lollina Fra
grazie!
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