Tempo di All Star Game, evento nato
proprio nei nostri anni preferiti. Il primo, disputato il 12 maggio
1982 a Milano, non vide impegnati giocatori del Bancoroma. Si
sfidavano una selezione dei migliori giocatori della A1 contro i
migliori della A2, a prescindere dalla nazionalità. Difficile,
d'altronde, pensare di poter chiamare qualcuno di una squadra che
aveva rischiato di retrocedere. Ancora A1 contro A2, il 9 febbraio
1983, a Caserta. Solo stranieri, stavolta. Il Banco è reduce da due
brutte sconfitte: è stato eliminato dalla Korac e ha perso a Milano
contro il Billy, cedendogli il primo posto. La società riesce a non
far partire Larry Wright, che ha bisogno di riposo, ma manda Kim
Hughes. Il pivot americano gioca, segna 12 punti, ma torna con
un'infiammazione al ginocchio. Cominciano i guai, in una stagione
dove fino a quel momento i medici si erano riposati. In quel week-end
gioca anche la Nazionale, il Ct Gamba richiama Solfrini, che torna...
ingessato. Dieci giorni di stop. Il guaio vero, però, è Kim Hughes.
Non s'allena, il 20 febbraio gioca una manciata di minuti a Livorno e
fa peggio. Il giorno dopo viene visitato all'Acqua Acetosa, ma solo
dopo una settimana si accerterà che si tratta di lesione al menisco.
Stagione finita e caccia al sostituto. Il resto, Clarence Kea, è
cosa nota. Tutto cominciò da quell'All Star Game. Anzi, da questo
(guardate che nomi):
Selezione A1-Selezione A2 137-121
Selezione A1: Jeelani 35, Zeno 26,
Sappleton 21, Hughes 12, Bradshaw 10, Rolle 10, Bryant 7, Restani 6,
Hollis 6, Bradley 4, D'Antoni 2. All. Peterson
Selezione A2: Thomas 24, Oscar 20,
Howard 19, Valentine 15, Griffin 10, Pondexter 9, Bouie 8, Bucci 6,
Solomon 5, Jordan 3, Slavnic 2, Gibson. All. Tanjevic e Pentassuglia
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