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giovedì 27 marzo 2014

30 anni prima: 27 marzo 1984, il Banco parte per Ginevra



27 marzo 1984. E' il giorno della partenza per Ginevra. Il Bancoroma parte con volo AZ nel primo pomeriggio, a Ginevra alloggerà all'Hotel Hilton. Della comitiva fanno parte Wright, Sbarra, Salvaggi, Gilardi, Tombolato, Polesello, Kea, Solfrini, Bertolotti, Grimaldi, Scarnati e Sacripanti. C'è anche Darrell Lockhart, stranieri di campionato, mentre in coppa gioca Kea.

Bianchini arriva all'ultimo secondo. E' passato dalla moglie Marina, che è in clinica e sta per partorire. “Se è femmina la chiami Ginevra?” gli chiedono. Risponde con un sorriso di circostanza. Poi si lascia andare: “Siamo in una galassia del tutto diversa. Fare una finale i Oppa Campioni significa lasciare le cose terrene e mettere piede in un modo di grandi attese. Si entra in simbolico, convergono su questi giorni le difficoltà, le insidie, le gioie di una stagione Viviamo un momento di catarsi”. Larry Wright se ne sta per conto suo, il “gioco, non gioco” ne ha un po' sporcato l'immagine, ma Bianchini lo difende a spada tratta. “Ci vuole rispetto per i campioni”, tuona di fronte ai giornalisti.

Se si vince, lui diventa il primo coach a vincere la Coppa Campioni con due squadre diverse, Larry Wright il primo giocatore a vincere Nba, un campionato europeo e la Coppa Campioni. Il Banco sarebbe la prima squadra a vincere la Coppa da esordiente. Appena arrivati, però, c'è subito una disavventura. I bagagli di Bianchini sono rimasti a Fiumicino. Si rimedia comunque qualcosa per l'allenamento, alle 18 al Patinoir. Atletica, tiro, ripasso di schemi. Il Barcellona si allena alle 20.

Ed è subito sera. Mancano due giorni alla finale.

Se poi, in fin dei conti, volete sapere se Bianchini ritrovò il suo bagaglio e con chi parlò Larry Wright durante il volo dell'andata, c'è Banco! L'urlo del Palaeur, il libro che trovate qui.

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