Etichette

1984 (8) Aldo Vitale (1) Ambrassa (1) Ancilotto (2) Andrea La Torre (1) Avellino (2) Bailey (1) Banco! (9) bancoroma (13) Bantom (1) Baron (1) basket (7) Berlino (1) bertolotti (2) Bianchini (6) Big John Turner (1) Bodiroga (1) Bologna (6) Boni (1) Brasile (1) Brindisi (2) Busca (1) Cai Saragozza (2) Caja (2) calciatori (1) calcio (1) Calvani (5) campionato (6) Cantù (5) Caserta (4) Cessel (1) Cholet (1) Coni (1) Coppa Campioni (11) Coppa Italia (3) Coppa Korac (4) Corriere della Sera (1) Cournooh (1) cucina (8) Curva D'Ivano (9) Czyz (1) D'Ercole (2) Dalmonte (1) Datome (4) Di Fonzo (2) Edwards (1) Eliseo Timò (3) Eurocup (2) Eurolega (1) Europa (1) eventi (2) Eze (1) Falcao (1) Fantozzi (1) Fleurus (1) Gentile (1) Gervin (1) Gilardi (5) Ginevra (3) Green (1) grimaldi (1) Hackett (1) Il Messaggero (1) Imbrò (1) Jumaine Jones (1) Kea (4) Kidd (1) Larry Wright (11) Lawal (1) Lockhart (2) Lorant (2) Maccabi (2) Magnifico (1) Mayo (1) McAdoo (1) Milano (3) Montegranaro (3) Myers (1) nba (1) Obradovic (1) palaeur (3) Panathinaikos (1) Perugia; Venezia (1) Peterson (1) Pistoia (3) playoff (3) Polesello (3) premi (2) Premier (1) Ragazzi (1) Reggio Emilia (2) Repesa (1) retina d'oro (2) ricette (3) Rieti (1) Righetti (1) Riva (1) roma (6) Roseto (1) Rossini (1) sacripanti (1) Sakic (1) salvaggi (1) San Saba (1) Sarajevo (1) Sassari (3) Sbarra (3) scarnati (1) scudetto (1) serieA (12) serieB (1) Siena (5) Silins (1) Smith (1) Solfrini (4) Spagna (1) sport (4) Supercoppa (1) Sutor (1) Tambone (1) Taylor (2) Thomas (1) tombolato (2) Tonolli (4) trasferte (3) Treviso (1) Varese (2) Venezia (2) virtus roma (9)

sabato 28 giugno 2014

Identità



Vabbè, ammettiamolo. Ieri l'abbiamo pensato tutti, guardando le immagini della festa scudetto di Milano. Quando tocca a noi? Per un po' – dal 2001 per la precisione - ci hanno raccontato che non si poteva vincere perché c'era Siena che era troppo forte. L'hanno pure scritto nei libri. Nel frattempo, però, altre 9 squadre hanno vinto almeno un trofeo: le due bolognesi, Treviso, Avellino, Napoli, Cantù, Reggio Emilia, Sassari e, appunto, Milano. Ora Siena addirittura non ci sarà più ma verosimilmente, continuando a spendere e spandere, sempre attraverso Milano bisognerà passare. Intendiamoci: non c'è niente di male nell'avere tanti soldi e spenderli per fare una squadra forte. E' molto peggio costruire squadre forti frodando il fisco. E senza spendere tanti soldi molto difficilmente si vince.

Milano ha vinto perché s'è comprata allenatore e giocatori della Siena che l'aveva battuta. Ieri Luca Banchi a stento esultava, David Moss ha giocato una finale quasi sentendosi in colpa. Dopo l'acquisto di Hackett, Livio Proli ha cambiato strategia in Lega e ha appoggiato l'elezione di Minucci (è esistito Minucci, ricordiamolo). Milano non vinceva nel 1996. Allora non aveva vinto comprandosi gli altri, erano gli altri, Stefanel, che s'erano comprata Milano, portandoci di peso la loro squadra, già molto forte e che batteva spesso una Olimpia declinante. Il giorno della partita decisiva contro la Fortitudo il Forum non era neanche esaurito, perché non c'era mai stata una vera identificazione tra la città e la squadra.


In sintesi, nel 1996 aveva vinto la Stefanel Trieste che s'era comprata Milano. Nel 2014 ha vinto Milano che s'è comprata mezza Siena che l'aveva battuta. Tra il 2007 e il 2013 ha vinto una squadra costruita con la frode. Non è di questi successi, o senza identità o con l'identità rubata, che bisogna essere invidiosi. E' a quelli delle varie Cantù, Reggio Emilia e Sassari che bisogna guardare. E a quello della Virtus Roma 2012-13, la squadra che non c'era che ha perso contro la squadra che non doveva esserci. E che da quell'anno ha cominciato a ricostruirsi una propria identità grazie alla passione dei suoi tifosi, che adesso hanno praticamente iniziato la campagna abbonamenti prima ancora che la campagna abbonamenti parta. Grazie a loro, anche a chi s'abbona senza campagna, a chi compra il biglietto, a chi dedica un po' del suo tempo e dei suoi pensieri alla Virtus, la nostra identità la costruiamo ogni giorno. Grazie a loro vinciamo ogni giorno. E vinceremo, un giorno. 

Nessun commento:

Posta un commento

Leggere con attenzione le regole del blog prima di pubblicare un commento.

Sono suscettibili di rimozione i commenti che contengano, nel testo o nel nome dell’autore:

- indirizzi di siti web, se non congrui o inviati a scopo promozionale
- pubblicità di prodotti o servizi a fini di lucro
- indirizzi email, numeri di telefono, indirizzi postali
- termini volgari o offensivi
- attacchi o valutazioni personali nei confronti dell’autore dell’articolo, o di altri
- contenuti estranei ai temi trattati nell’articolo (off topic)
- contenuti che sembrino poter offendere, provocare, umiliare qualcuno
- contenuti razzisti, sessisti, omofobici o violenti
- contenuti illegali o che predichino comportamenti illegali
- informazioni false o ingannevoli
- contenuti che possano costituire un pericolo per gli altri.