Poco
prima aveva messo il tiro da tre che, sul -12, aveva avviato la
rimonta e, tanto per gradire, il canestro del pareggio. Allora, sul
62-61 a 2 minuti dalla fine, Gigi Datome ha optato per la
levitazione. Quel processo che tiene gli oggetti sollevati senza
alcun contatto fisico, contrastando la gravità. E perdere sarebbe
stato di una gravità non da poco. Solo così si può definire
quell'attimo in cui è rimasto sospeso in aria. Come se avesse le
ali, come se qualcuno lo spingesse, come se, galleggiando, avesse
perso il peso.
La palla
rubata ad Hackett era per chi aveva già deciso che sì, forse lui
poteva essere anche l'MVP del campionato, ma l'MVP dei playoff era un
altro. Dovete aspettare un altro po'. Il dribbling tra Carraretto e
Moss è una concessione al pubblico calciofilo che s'è avvicinato al
basket. Il primo passo è per chi, dopo avere scritto per una
settimana di Brooks anti-Datome, ha cominciato a scrivere le stesse
cose su Moss. Continuate, continuate pure. Il secondo è per chi,
scrivendo quelle cose su Brooks e Moss, faceva finta di non sapere
che stava male con la caviglia. Che sta ancora male. E l'inchiodata è
per tutti noi, come tutto quello che fa Gigi. Che ha continuato a
giocarci sopra andando incontro anche a brutte figure per poi
riprendersi e far fare le brutte figure agli altri.
Per
tutti questi significati, oltre che per il fatto che è stata la
giocata decisiva della partita, la schiacciata contro la Turchia a
Sassari viene ridotta a roba da minibasket. Qui siamo all'arte. E'
asceso al cielo. E allora non può che venire in mente “L'Assunta”,
celebre dipinto conservato a Venezia. E' una pala di Tiziano.
Ricordo
Albert English che, contro Caserta, saltò più o meno dalla linea
del tiro libero andando a schiacciare con fallo di qualche casertano.
Ricordo la stoppata di Sconochini a Myers e tante schiacciate di
Hugo. Ricordo che proprio Siena una volta si è presa una schiacciata
in faccia da Anthony Parker, anche quella con fallo, contro la difesa
schierata. Ricordo che David Hawkins ha fatto tremare vari tabelloni,
non dei 24 secondi. Però, sarà perché siamo di parte, ma c'è solo
un giocatore che fece una schiacciata simile nella storia della
Virtus. E' Marco Solfrini, la fece contro Milano, nella finale
scudetto 1982-83.
Di quella schiacciata si parla in "Banco! L'urlo del Palaeur", il libro sull'epopea del Bancoroma che trovate qui:
- online sul sito ilmiolibro.it
- scrivendo all'indirizzo e-mail bancoroma83@gmail.com per informazioni e richieste
- presso la libreria Pagine di Sport di via dei Tadolini 7/9, a circa 150 mt. da piazza Mancini/ ponte Duca D'Aosta
- presso l'edicola di piazza Monte Baldo 9, a 200 metri da piazza Sempione
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