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giovedì 18 ottobre 2012

Grazie


Sul palco - foto di Paolo Pizzi
Non bisognerebbe mai abusare della parola “grazie”, ma è ancora più importante non tenersela per sé quando è meritata. E allora in questo caso è inevitabile abusarne. Martedì scorso al Caffè Letterario in Via Ostiense “BANCO! L'urlo del Palaeur” si è presentato, e anche se è passato ancora poco tempo per poter metabolizzare tutto, l'unica parola che mi viene in mente è grazie.

Grazie a Valerio Bianchini, per la spiegazione di tutti i significati che aveva il Bancoroma in quel periodo, per la dimostrazione pratica della marcatura di Kea su Meneghin e per gli apprezzamenti sul libro perché vengono da uno che di libri ne ha letti tantissimi.

Grazie a Eliseo Timò, per la classe e la signorilità. Non vuole che si usi il termine “irripetibile” per quel periodo. Allora lo usiamo per lui.

Grazie a Massimo Cilli, perché so quanto gli è costato rinunciare a una partita della Tiber e grazie perché la Tiber è arancio-blu.

Grazie a Enrico Gilardi, perché è bello che ci siano “punti di vista diversi anche se si è compiuta la stessa strada”, perché avremmo voluto spiegare meglio quanto era forte e perché un giorno brinderemo con un Cartize, anche se non esiste più.

Grazie a Fulvio Polesello, per aver ricordato che quando s'alzava l'urlo del Palaeur, “BANCO!”, le partite cambiavano, perché il libro se l'è quasi venuto a prendere a casa mia e perché, come dice il Vate, se non ci fosse stato lui, non avremmo preso Larry Wright.

Grazie a Stefano Sbarra, per non avermi picchiato nonostante il più clamoroso errore nel libro stia nel capitolo dedicato a lui e perché è vero: la sua storia andrebbe raccontata a tutti i bambini che vogliono giocare a basket.

Grazie a Fabrizio Mares, perché è Federico Buffa che dovrebbe raccontare di aver fatto una radiocronaca insieme a lui. E scusa per l'imboscata. Anche noi ascoltiamo GBR Radio.

Grazie ad Angelo Nicotra, per aver messo la sua voce e la sua professionalità in questa serata. Per tutti è una voce famosissima, per noi è qualcosa di più: un tifoso della Virtus. Mentre leggeva, guardavo la platea: la sua interpretazione ha toccato più di qualche corda...

Grazie a Nicola Alberani e Francesco Carotti, perché era importante che ci fosse anche la Virtus di oggi e con loro c'era.

Grazie a Emanuela Audisio (e a Mario Arceri per l'intercessione).  Un'improvvisata più bella non poteva esserci. Decisamente troppo.  

Grazie a Cesare Antetomaso, perché non l'ho ringraziato subito, perché quella sciarpa arancio-blu gli dona moltissimo, per tutti gli ostacoli che ha sfidato pur di esserci e perché ora potrà dire di essere stato allenato da Bianchini e di aver marcato Meneghin.

Grazie a Marco, Bebbo, Paolo e agli amici che mi hanno sopportato e che solo per amicizia hanno fatto in modo che la serata venisse esattamente come doveva venire.

Grazie a quelli che ho conosciuto martedì, a quelli che non ho potuto conoscere, a quelli che non sono riusciti a venire ma che mi hanno fatto sentire che c'erano. A quelli che ho ritrovato e a quelli che si sono ritrovati tra di loro. A quelli che mi hanno ispirato ma fino a ieri non lo sapevano. A quelli che avrebbero meritato la giusta visibilità ma per i quali ci saranno altre occasioni. A quelli che... quelli che.... ok, basta. Beppe Viola è morto da 30 anni e stiamo ancora al “quelli che”. 

Però sono proprio belle le cose di 30 anni fa...  

3 commenti:

  1. Ma il video della presentazione?

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  2. Grazie a Luca
    che con grande maestria ha saputo raggruppare in questo libro una serie di sentimenti che hanno tutti un minimo comune denominatore, ho divorato il volume in tre giorni io che per leggere un libro ho bisogno di 2 mesi...
    ...quando mi piace.
    Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo sogno ad occhi aperti nel rivangare il passato, mentre rivedevo le partite in playback mi è passato un brivido, che non sentivo da anni e avrei voluto gridare ancora insieme a tutti: "Banco!" alzando la mano destra con il pollice staccato dal pugno e l'indice ed il medio rivolti verso l'alto come se sparassimo il nostro credo verso il cielo! A presto Luca.
    Giovanni Degli Esposti
    (alias Bicicletta per tutti gli amici della pallacanestro romana)

    RispondiElimina
  3. @anonimo: un video sta qui: http://www.youtube.com/watch?v=ur1D5ROdZ0s&feature=g-upl e altri seguiranno...

    @bicicletta: grazie per esserti tuffato così a capofitto nella lettura e soprattutto grazie per essere venuto alla presentazione! è stato un onore conoscere una colonna della storia della pallacanestro romana... speriamo presto di avere l'occasione per riparlare dei tempi d'oro...

    RispondiElimina

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